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cappuccino e cornetto

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Cappuccino e cornetto

Caffè con panna e cioccolato

Zucchero di canna

Luci soffuse anche in pieno giorno

Da lampade pendenti dal soffitto

E’ il mio rifugio, mi metto

In un tavolo appartato dietro una colonna

E leggo per ore un romanzo

O scrivo sul computer

Giro per internet

In cerca di poesie

Mentre sui vetri si dipinge la sera.

Una voce suadente avverte

Che il villaggio sta per chiudere i cancelli

I camerieri ritirano dai tavoli

Gli ultimi bicchieri

Mi sorridono quasi per scusarsi

Che devono farmi sloggiare

Chiamo al cellulare

Lei mai sazia di vetrine

Di oggetti, di abiti, di cose

Di occasioni in liquidazione.

 

 

 

 

 

 cristiana fischer - 30/06/2015 17:11:00 [ leggi altri commenti di cristiana fischer » ]

be’... mi sembra di vederti telefonare

 Ferdinando Battaglia - 30/06/2015 06:46:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

Una poesia bella per pulizia formale e dilettevole per contenuto (una nota di suspense nel finale: il contrasto di due modi così diversi tra di loro di vivere e ricevere - presumo - uno stesso spazio).
Non saprei dire oggi, ma una volta vedere uno scrittore seduto ad un tavolo di un bar, intento al suo mestiere, per un giovane barista poteva essere motivo di fascinazione (per dire quante angolature vedono una stessa scena), una seduzione della fantasia.
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